Categorie
Dicono di noi

Fornace si fonde con Esserrecom: la digital agency della
Valpolicella e la realtà vicentina insieme in un nuovo hub creativo

Con un approccio one-stop-shop le due realtà si uniscono per
fornire servizi di comunicazione sempre più integrati e
multicanale. Dalla digital strategy alla creatività tradizionale,
passando per token e produzioni video: la nuova fusione delle
due agenzie venete offre un know how orizzontale.
Alla luce della fusione, con l’incorporazione di Esserrecom
all’interno di Fornace, il fatturato complessivo del 2021
raggiunge i 2.300.000 euro e l’organico sale a 50 risorse.

Da sinistra: Luca Cisorio, Francesco Frapporti e Sergio Ristagno

La digital agency veronese Fornace e la vicentina Esserrecom hanno deciso di unire il proprio know-how con una fusione, dando vita a un nuovo hub creativo che mira a una comunicazione sempre più completa e trasversale. Alla luce della fusione, con l’incorporazione di Esserrecom all’interno di Fornace, il fatturato complessivo del 2021 raggiunge i 2.300.000 euro e un organico di 50 persone.
Francesco Frapporti, CEO di Fornace, commenta così:
“Questa fusione per noi è un ulteriore passo verso la maturità
dell’agenzia. Da puramente digital (molto esecutori) volevamo sentirci più completi. Vogliamo affiancarci sia nel posizionamento strategico che in ambiti del BTL/ATL che finora non stavamo toccando”.
Continua Luca Cisorio, co-founder e CFO: “Tra agenzie oggi prevale uno spirito di proficua collaborazione. Siamo piuttosto apprezzati anche dalle altre agenzie perché in Fornace siamo abituati a rapportarci con molta apertura. Agile anche fuori dallo sviluppo.”
Esserrecom porta in Fornace l’expertise della comunicazione a 360°.
Udinese di nascita e veronese di adozione, Sergio Ristagno, Amministratore Unico di Esserrecom, ha maturato la sua esperienza prima in importanti agenzie venete e milanesi, poi in azienda come head of communication e infine come fondatore di agenzie di comunicazione, a Verona e a Vicenza.
“Sotto il brand Fornace abbiamo l’opportunità di affiancare e supportare i marketers e le aziende in tutti gli obiettivi di crescita del business. Che il mercato sia B2B o B2C, la nuova frontiera Human to Human obbliga ad avere una conoscenza approfondita dei clienti-consumatori-persone. Noi ci occupiamo di costruire percorsi di conoscenza, far crescere un brand umanizzandolo, definire e raccontare la value proposition, identificare i canali e gli strumenti di comunicazione più adatti e gestirli. Diamo il nostro meglio quando si tratta di rafforzare un brand oppure quando
l’obiettivo è il lancio di un nuovo prodotto, fisico o digitale che sia.”
Le competenze digital e Legal di Fornace come motore di
sviluppo digital. Il ruolo di Fornace all’interno di questa nuova fusione sarà quello di propulsore della crescita in campo digital. Tre le poche in Italia a occuparsi di sviluppo su Blockchain, Fornace offre esperienza sul campo sia in ambito B2B che B2C, anche su progetti di finanza decentralizzata, DeFi. Tra le doti che Fornace mette in campo per completare l’approccio one-stop-shop, emerge la casa di produzione gemellata (Fornace Productions, guidata da Matteo Chiarini e Lorenzo Frapporti) in grado di realizzare film corporate, spot TV, tutorial, video di lancio per nuovi prodotti, video ricette, documentari, animazioni. Un’altra unicità è l’affiancamento con l’area di servizio Legal, che si avvale di consolidate collaborazioni professionali per la gestione e il trattamento dei dati personali, dall’IT compliance al GDPR fino alle norme per le manifestazioni a premio, consulenze sulla compliance dei progetti informatici e in particolare spinge per l’innovazione nell’area del legal design che unisce legal, UX/UI design e programmazione.


Nel portfolio clienti diretti troviamo: Pam Panorama, Intesa
Sanpaolo, Durex, Cariplo, Viessmann, Finish, Abaco,
Alleantia Assicurazioni, Berkel, Italchimica, Brimi,
ItalianWay, Athena, Faresin Formwork, SanDan
Prosciutti, Gastone Lago, Tenax, Hoffmann, Romea
Strata.

La notizia è stata riportata da:
YouMark
Engage
MilanoBiz
MediaKey
DailyOnline
Giornale Adige
Verona Economia
Il Veronese
ADVExpress (contenuto disponibile su abbonamento)

Cartaceo – DailyNet

Categorie
Dicono di noi

Fornace Productions compie un anno e raddoppia spazi e staff

A un anno dalla sua nascita, i soci fondatori della casa di produzione veronese raccontano la loro formula vincente e i progetti per il futuro

Un anno fa Matteo Chiarini e Lorenzo Frapporti, dell’agenzia digitale veronese Fornace, fondavano la casa di produzione Fornace Productions. In pochissimo tempo l’azienda si è consolidata ed è cresciuta al punto da richiedere l’assunzione di due nuovi collaboratori e l’acquisto dell’immobile adiacente, in Via Roma a San Pietro in Cariano.

La casa di produzione sorge in pieno lockdown e subito si specializza nel settore food, realizzando centinaia di videoricette e scatti still life e table top per clienti di spessore nazionale e internazionale. A distinguere i lavori firmati Fornace Productions è la qualità e la cura, che sono immediatamente evidenti a chi li mette a confronto con il materiale dei competitors anche più esperti e affermati del settore.

Mantenere il livello più alto di produzione con costanza nel tempo è il punto di forza, e fa la differenza nel contesto dei social, dove la velocità del flusso di pubblicazioni è tale da costringere molti a chiudere un occhio sulla qualità. Ma non si tratta solo di social: Fornace Productions ha realizzato contenuti su una vasta gamma di format e piattaforme, tra cui anche spot TV, reportage e una miniserie per TEST, la criptovaluta sviluppata da Fornace. La squadra è in costante aggiornamento e c’è un’altissima specializzazione, che vanta una serie di certificazioni come quelle su editing, color correction e sulla videografia aerea, con un occhio di riguardo sulla produzione FPV, l’apice dell’evoluzione del settore.

Qual è la formula vincente per raggiungere questi risultati? “Un team unito e dinamico”, risponde Frapporti, che si occupa della parte creativa, della direzione del flusso di lavoro e all’occorrenza di fotografia ed editing. Il socio fondatore ci tiene comunque a specificare che ogni membro del team è capace di seguire un progetto intero in completa autonomia. La squadra è infatti “scomponibile”, e spesso e volentieri è Matteo Chiarini a supportare in autonomia progetti esterni, affiancando produzioni cinematografiche nella realizzazione di film e documentari. L’esperienza di Chiarini è il fondamento di Fornace Productions, di cui è direttore della fotografia. I due nuovi innesti nella squadra sono Manola Udali, che segue principalmente il contatto con i clienti, la scenografia e la fotografia, e Marco Zelloth, macchinista, editor e videomaker.

Il contatto con il cliente non è secondario, perché Fornace Productions instaura un dialogo costante con il committente per consegnare un prodotto di cui questo può essere convinto al 100%. Il materiale viene inoltre sviluppato già a partire dalla strategia di marketing: tutti i membri dello staff sono formati nel videomarketing e ogni progetto viene approcciato da una prospettiva olistica che tiene in considerazione tutti i fattori del contesto di mercato, a partire da un’analisi di target, tone of voice, canali e formati. È possibile sia integrare i contenuti all’interno di una strategia completa sia sviluppare un percorso apposito.

La casa di produzione nasce ed eccelle nel settore food, tanto che per far fronte alle richieste dei clienti ha sviluppato un sistema per mantenere la catena del freddo in modo da riuscire a lavorare con i tempi giusti con i prodotti richiesti. L’azienda ha anche allestito uno spazio e una metodologia per lo sviluppo di foto per database e gallery di e-commerce.

Affermarsi in quanto foodstylist è stato un percorso che ha portato a maturare esperienza, skills e una struttura che oggi Fornace Productions può applicare anche al di fuori del settore. Se infatti il primo obiettivo resta, come spiega Chiarini, “diventare un punto di riferimento nell’ambito del videomarketing del settore food”, Fornace Productions è giovane, sta crescendo a ritmi vertiginosi e sta espandendo la sua zona di operato.

“La nostra passione per lo storytelling ci sta portando a realizzare sempre di più video corporate emozionali, ma anche contenuti audiovisivi slegati dal marketing” commenta Chiarini, e Frapporti aggiunge “i migliori spot sono sempre quelli che trasmettono dei valori: crediamo in quello che facciamo, siamo innamorati del mezzo audiovisivo e vogliamo sfruttarlo al massimo. Per questo abbiamo realizzato anche campagne per associazioni no profit e stiamo mettendo in piedi un progetto con l’obiettivo di dedicare parte del nostro tempo e potenziale a valorizzare le realtà del nostro territorio, la Valpolicella”.

La casa di produzione conta già un’ampia rete di collaboratori, tra creativi, tecnici e professionisti, con i quali sta lavorando su diversi nuovi progetti di cui molto probabilmente sentiremo parlare presto!

La notizia è stata ripresa da:

MediaKey
VeronaBiz

Categorie
Dicono di noi

Vanity Fair ci ha chiesto come realizzare la videoricetta perfetta

Dalla scelta del giusto formato all’importanza dell’impiattamento corretto, abbiamo dato 9 consigli per spiegare una ricetta attraverso un video

Fornace Productions, che realizza videoricette con regolarità per clienti come Pam Panorama e AIA, ha spiegato al magazine Vanity Fair i trucchi del mestiere. Ecco l’articolo uscito sul numero di novembre:

Il cibo è sempre più popolare sui social network e a confermarlo sono 56 miliardi di visualizzazioni registrate dai contenuti pubblicati su TikTok con l’hashtag #cooking e oltre 51 milioni di contenuti presenti su Instagram con lo stesso tag. Tuttavia, molto spesso dietro ai video più gettonati e che ottengono fiumi di like sui social network ci sono dietro diverse ore di lavoro e vere squadre di professionisti.

È Fornace Productions, casa di produzione integrata che nel settore food ha lavorato con catene della grande distribuzione e diversi brand italiani, a fornirci alcune indicazioni per creare delle video ricette in modo corretto: «Tra gli errori più comuni commessi da chi vuole realizzare un video dedicato a una ricetta vediamo sottovalutare l’importanza dei dettagli e calcolare in modo errato il tempo necessario per comporre ogni scena: infatti, si cucina ma si gira anche e le due attività devono essere complementari. La cucina si deve adattare ai tempi della ripresa. Quindi occorre calcolare bene i tempi delle cotture. La cosa più importante è la programmazione di tutte le attività. All’interno di un team ognuno ha ruolo, dallo studio del background culinario del piatto alla preparazione delle props, mentre per chi lavora da solo è necessario più tempo e senza dubbio una preparazione più precisa garantisce il risultato».

Il video perfetto

Dal punto di vista tecnico, invece, è necessario prendere in considerazione alcuni aspetti importanti che vanno dalla scelta della fotocamera più adatta a seconda della finalità, che potrà essere un costoso modello professionale oppure un comune smartphone, alla corretta configurazione del set e in particolare delle luci: «È bene filmare in una risoluzione superiore al Full HD, poiché ci permette di correggere o modificare l’inquadratura senza compromettere la risoluzione del video: generalmente noi filmiamo nel formato ProRes utilizzando una videocamera Blackmagic. 

Un video perfetto, inoltre, necessita di una buona illuminazione pertanto la scelta delle luci e del loro posizionamento è di cruciale importanza: un tempo erano molto costose ma ora il mercato si è ampliato con soluzioni più accessibili» spiegano gli esperti e continuano «Per esempio, un contenuto destinato ad essere pubblicato sui social network può essere tranquillamente registrato utilizzando uno smartphone anche se, per ottenere risultati soddisfacenti, è assolutamente necessario che la scena sia illuminata correttamente secondo i principi della fotografia».

«Un video – continuano – non è composto esclusivamente dalla strumentazione utilizzata ma soprattutto dall’unione della tecnica e creatività di chi lo realizza». Pertanto, sebbene l’utilizzo di strumenti professionali sia sicuramente d’aiuto per ottenere un prodotto finale di qualità, ci vuole qualche infarinatura tecnica oltre che una buona dose di caratterizzazione, che rende il video unico. Ecco 9 consigli da tenere presenti:

Le luci

Componente fondamentale da considerare sul set sono le luci. Quelle più economiche potrebbero dar luogo ad alcuni difetti non semplici da rimuovere in post produzione, per questo motivo la luce deve essere di qualità. Il parametro che indica la qualità della luce è il CRI e si ritrova su tutte le luci dedicate alle videoproiezioni: un valore accettabile è di almeno 96. Inoltre, si dovrebbe giocare con altre fonti di luce oltre a quella principale: anche una retroilluminazione, ad esempio, può portare non pochi benefici!

Annota i passaggi

Segna tutti gli step previsti dalla ricetta: in questo modo potrai sapere in anticipo quali dettagli si potranno aggiungere, ai movimenti da creare e alle lenti da utilizzare. Se non siamo sicuri di riuscire a prevedere perfettamente i materiali finali, possiamo filmare alcuni dettagli degli ingredienti, della cottura o della cucina. Con questo trucco, oltre a rendere più vario il prodotto finale, avremo più possibilità – in fase di montaggio – di sfruttare le varie alternative dello stesso passaggio.

Il formato

Dove sarà pubblicata la video ricetta? In base alla destinazione, ovviamente, dovremo scegliere il formato più adatto tra orizzontale, verticale o quadrato. Tra Facebook, Instagram, Tik Tok o YouTube è necessario non solo conoscere quelli che sono i formati accettati e più adatti a seconda della piattaforma utilizzata ma probabilmente dovremo comporre l’inquadratura affinché risulti gradevole il più possibile.

Gli ingredienti

Una buona riuscita del video è senza dubbio dettata dalla qualità degli ingredienti: se va utilizzato per effettuare delle riprese, il loro aspetto estetico non dovrà essere assolutamente sottovalutato.

L’impiattamento

Un suggerimento utile è quello di disegnare su carta il piatto finale, infatti, risulterebbe complicato fare diversi test a ricetta conclusa! Nei video pubblicitari spesso il cibo viene «alterato» ricorrendo ad alcuni trucchi: ad esempio, aggiungendo la schiuma da barba alla panna! Tuttavia, il consiglio è sempre quello di utilizzare cibo vero, pertanto, potremo utilizzare diversi strumenti come carta alimentare o stuzzicadenti per dare la giusta forma e assicurarci che gli ingredienti siano perfettamente in posa per l’ultima ripresa.

Il suono

Non è necessario che ogni scena abbia un suo suono. Oltre alle banche dati online, possiamo registrare qualche suono in anticipo sul set così da poterlo riutilizzare successivamente. Se non è possibile avvalersi di un compositore, è importante attribuire la giusta musica, preferibilmente con movimenti emozionanti da posizionare nei momenti clou.

Campionamento colore e risoluzione

Un consiglio fondamentale è quello di registrare in Full HD o superiore: in questo modo potremo correggere l’inquadratura senza compromettere la risoluzione del video. Riguardo il campionamento colore, sebbene sia un’indicazione prettamente tecnica: 4.4.4 è ottimo ma anche 4.2.2 offre buoni risultati.

I dettagli dello chef

I movimenti dello chef sono fondamentali e vanno catturati! Devono essere puliti e chiari, sia per rendere il tutto più professionale sia per fare in modo che tutti i passaggi siano ben comprensibili da chi guarda il tutorial.

Le decorazioni

Infine, è importante lavorare utilizzando un piano pulito e arricchito con piantine e oggetti decorativi anziché cucchiai, coltelli o ciotole, come magari faremmo a casa: aiuteranno a rendere l’intero contesto più accattivante.

Categorie
Dicono di noi

Foodmakers e i nostri consigli per realizzare una videoricetta

Ecco l’articolo uscito su Foodmakers riguardo ai nostri consigli per realizzare la videoricetta perfetta:

6 CONSIGLI PER CREARE UNA VIDEO RICETTA PERFETTA: TIPS AND TRICKS DAI PROFESSIONISTI DEL SETTORE

6 consigli per creare una video ricetta perfetta: tips and tricks dai professionisti del settore

I 6 consigli per creare una video ricetta perfetta: tips and tricks dai professionisti del settore food

Dal posizionamento delle luci alla scelta degli ingredienti, Fornace Productions ha stilato un vademecum per chi vuole affacciarsi al settore food trasformandolo nel proprio lavoro

La passione per la cucina, che si è fortificata negli italiani nell’ultimo anno, è sempre più social: basti pensare che sono quasi 56 miliardi le visualizzazioni su Tik Tok per l’hashtag #cooking, così come circa 51 milioni i contenuti postati con lo stesso tag su Instagram. Ma cosa differenzia uno chef di professione da una video ricetta amatoriale? Luci, qualità degli ingredienti, sound editing: ecco alcuni consigli di Fornace Productions (https://fornacestudio.com/), casa di produzione integrata che nel food ha lavorato con catene della grande distribuzione e diversi tra i più noti brand italiani, per trasformare un semplice hobby sui social nel proprio lavoro.

  1. Le luci: le luci sono una componente fondamentale da considerare nel proprio setting, e su cui puntare molto del proprio budget. Le luci più economiche hanno diversi difetti che è molto difficile togliere in post produzione e che finiscono col rovinare il risultato finale. Per questo, la luce principale deve essere di buona qualità: il parametro tecnico che indica la qualità della luce è il CRI e si trova indicato su tutte le luci dedicate alle videoproduzioni (un CRI accettabile per buoni risultati è di almeno 96). Occorre infine giocare con altre fonti di luce oltre alla principale, in modo da lavorare su bounce e ombre e creare il giusto mood per ogni ricetta. Infine, un buon backlight sottolinea il profilo dei protagonisti della ripresa, donando definizione e un look emozionale a ingredienti, dettagli e all’impiattamento finale.
  2. Ogni ricetta è una storia: non sottovalutare l’importanza di annotare tutti i passaggi della ricetta che si andrà a ricreare. Questo permetterà di pensare in anticipo a quali dettagli si potranno aggiungere, al movimento che si vuole creare, alla disposizione degli elementi nella cucina, a quali attrezzi da cucina si useranno, a quali lenti ed eventuali altre attrezzature utilizzare. Se non si è sicuri di riuscire a prevedere perfettamente i materiali finali, è possibile filmare dei dettagli degli ingredienti, della cottura o della cucina come b-roll (contenuti addizionali). Questo è un trucco utilizzato da produzioni meno strutturate: oltre a rendere più variato il montaggio finale, sarà utile nel momento in cui ci si potrebbe trovare a realizzare dei taglia-cuci tra riprese alternative dello stesso passaggio.
  3. Conoscere il formato che userete: dove sarà pubblicata la video ricetta? Sarà un contenuto da pubblicare su un blog o sito, oppure verrà caricata su Youtube o su altre piattaforme social, come Instagram, Facebook o Tik Tok? Questa è una domanda chiave, perché permetterà di capire in anticipo il formato: orizzontale, quadrato o verticale. In questo senso, il set-design e la fotografia devono considerare in anticipo il formato finale che il video avrà.
  4. Gli ingredienti: una buona spesa è spesso il punto più delicato per la riuscita di un’ottima video ricetta. Non bisogna infatti risparmiare sugli ingredienti e non sottovalutare il loro aspetto estetico al momento dell’acquisto. Inoltre è importante sapere come i vari ingredienti si comporteranno una volta cotti e lavorati, per questo è consigliato fare qualche test prima della registrazione.
  5. L’impiattamento: uno degli aspetti che distingue la ricetta casereccia da quella dal look professionale è l’impiattamento finale. Un buon consiglio è quello di disegnare su carta in anticipo il piatto finale, perché spesso è complesso fare diverse prove a ricetta conclusa. Inoltre, nei video pubblicitari il cibo viene spesso alterato con vari escamotage, ad esempio aggiungendo schiuma da barba alla panna, così da rendere il risultato finale esteticamente perfetto. Il consiglio è invece quello di lavorare sempre con cibo vero. Per fare ciò, quindi, si possono utilizzare diversi trucchi, come ad esempio stuzzicadenti e carta alimentare, per dare la giusta forma e fare in modo che tutti gli ingredienti principali siano in posa per l’ultima take, quella più importante e con cui si farà anche la foto di copertina.
  6. I suoni: i suoni reali della cucina sono spesso difficili da gestire. Inoltre, non serve che ogni cosa vista in video abbia un suo suono: occorre scegliere quali aggiungere in base al mood della ricetta e ai passaggi che si vogliono sottolineare. Per ovviare a queste problematiche, oltre alle banche dati online, è possibile registrare qualche suono in anticipo sul set da poter usare successivamente. Se non è possibile avvalersi di un compositore, è importante montare la giusta musica, preferibilmente con movimenti emozionanti da posizionare nei momenti clou.
Categorie
Dicono di noi

Fool’s Tools: secondo Tecnogazzetta è lo strumento “a prova di stupido”

Di seguito l’approfondimento del tool a cura di Tecnogazzetta:

Fool’s Tools permette di monitorare tutti i token su diverse blockchain contemporaneamente

Fool’s Tools è il tool per la gestione del proprio portafoglio cripto creato da Fornace, digital agency della Valpolicella (Veneto), per permettere a tutti, esperti e non, di avvicinarsi al mondo delle criptovalute.

La piattaforma offre diverse funzionalità che permettono a chi investe in cripto, e in particolare nelle cosiddette “altcoin”, di avere sotto controllo il proprio portafoglio anche su chain differenti (ad oggi Binance Smart Chain e KCC): ad esempio mostra il miglior valore di vendita tra i diversi exchange presenti sulla blockchain di residenza del token e permette lo swap in automatico su quello dove è più conveniente; in più, oltre a mostrare il grafico con l’andamento del prezzo di un token (posseduto o meno), consente di impostare degli alert via mail per segnalare una variazione in valore assoluto o percentuale. Infine, la funzione tradealizer mostra lo storico di tutte le transazioni chiuse da un utente – funzione molto richiesta dalle legislazioni fiscali di vari paesi del mondo – rendendo visibile l’attività anche sui portafogli di terzi di cui si conosca l’indirizzo. Il tutto tramite un’interfaccia intuitiva e mobile friendly.

“Abbiamo costruitoFool’s Tools per avere un MVP (minimum viable product) che dimostrasse a tutti – pubblico e potenziali investitori – che siamo in grado di mettere a terra quello che vogliamo realizzare nei prossimi 12 mesi: uno strumento davvero “dalla parte di chi investe”.

Dai controlli incrociati sui diversi exchange per trovare le migliori tariffe di scambio, alla possibilità di monitorare acquisti e vendite di qualsiasi portafoglio, alla partecipazione diretta della community  Telegram nel segnalare i token fraudolenti: tutte funzionalità che mettiamo a disposizione degli investitori per aiutarli a incrementare il proprio portafoglio, cercando di tutelarli dai rischi che si corrono in questo mondo. Tutto questo l’abbiamo già realizzato. Ora comincia la parte davvero ambiziosa del piano.” – racconta Francesco Frapporti, CEO di Fornace, che aggiunge “Entro 12 mesi quello che avremo sarà un prodotto world-class”.

L’agenzia considera l’esperienza della prima versione di Fool’s Tools un grande successo. Lo strumento è già oggi innovativo e il supporto appassionato della community ne dimostra il potenziale.

Il progetto per la versione completa, che ha una roadmap di 12 mesi, include un completo redesign con un processo che coinvolge la community, la possibilità di acquistare direttamente con carta di credito, strumenti di automazione per l’acquisto e la vendita tra cui la possibilità di seguire gli investimenti di altri wallet, l’integrazione con app native iOS e Android, l’indipendenza dai wallet di terze parti (Metamask, TrustWallet) per chi la desidera, la possibilità di spostare con agilità i propri asset tra le diverse blockchain, e molto altro.

L’insieme delle feature proposte da Fool’s Tools rende accessibile e comprensibile a tutti un mondo così in rapida evoluzione come quello della DeFi, la finanza decentralizzata, anche perché integra una sorta di “termometro social” dei token più chiacchierati, mettendo al riparo i meno esperti da molti dei rischi che si corrono nell’investire senza aver fatto un’adeguata ricerca. Permettendo di votare e commentare i token, è facile capire su cosa si stia orientando il mercato e da quali investimenti stare alla larga. Il passaparola della community aiuta i piccoli investitori a non farsi persuadere da proposte di investimento che, per la stessa natura della DeFi, non sono normate né controllate da alcuna autorità garante.

L’obiettivo dell’agenzia, che da tempo sviluppa prodotti tecnologici nel mondo della blockchain e delle criptovalute, è quello di espandere la propria offerta attualmente incentrata su sviluppo e digital marketing con uno spin-off dedicato proprio al mondo della finanza decentralizzata, in cui Fool’s Tools è una vetrina iniziale e un mezzo per costruire una community fidelizzata.

Crediamo di aver intercettato un’esigenza a cui il mercato DeFi non aveva ancora dato risposta: uno strumento che accompagna l’investitore inesperto ma che offre funzionalità evolute anche a chi investe regolarmente. Per questo il progetto Fool’s Tools è destinato a crescere: siamo in contatto con alcuni potenziali partner finanziari di cui stiamo valutando le proposte, e nel frattempo continuiamo con una campagna di visibilità tutta made in Fornace di cui siamo particolarmente orgogliosi.” – conclude Luca Cisorio, Managing Partner di Fornace.

La campagna marketing che ha lanciato Fool’s Tools: da TEST token alla webseries

L’idea di Fool’s Tools è nata dopo che, nell’ambito di un progetto di ricerca sugli smart contract, l’agenzia ha rilasciato in sordina una propria criptovaluta chiamata TEST, attorno alla quale si è sviluppata spontaneamente una community di investitori che ha deciso di comprarla e contribuire al progetto, nonostante il team di Fornace si sforzasse ironicamente di convincere tutti a non farlo. Questo meccanismo di psicologia inversa ha conquistato migliaia di persone. Il valore di TEST è schizzato da un investimento iniziale di 300$ fino a un ATH (all-time high) di 16 milioni di $ di market cap in circa tre settimane, per poi riassestarsi nel periodo di bear delle crypto ad un valore di circa 1 milione di euro, che l’agenzia considera comunque straordinario dal momento che quanto fatto finora non è che una prova tecnica del progetto finale

Una prima beta di Fool’s Tools è stata offerta quindi alla community dei possessori di TEST token, parallelamente all’inizio di una campagna promozionale basata su una webseries su Youtubeprodotta interamente dal team Production di Fornace, che racconta l’evoluzione del progetto coinvolgendo i membri dell’agenzia in un format ironico e surreale. I video, rilasciati settimanalmente, hanno già raggiunto un totale di oltre 55.000 visualizzazioni.

Categorie
Dicono di noi

I nostri consigli per la videoricetta perfetta raccontati da Horeca News

Di seguito l’articolo uscito su Horeca News che riprende i nostri consigli per realizzare la videoricetta perfetta:

I consigli Fornace Productions per creare una video ricetta perfetta

Dal posizionamento delle luci alla scelta degli ingredienti, Fornace Productions ha stilato un vademecum per chi vuole affacciarsi al settore food trasformandolo nel proprio lavoro

La passione per la cucina, che si è fortificata negli italiani nell’ultimo anno, è sempre più social: basti pensare che sono quasi 56 miliardi le visualizzazioni su Tik Tok per l’hashtag #cooking, così come circa 51 milioni i contenuti postati con lo stesso tag su Instagram. Ma cosa differenzia uno chef di professione da una video ricetta amatoriale? Luci, qualità degli ingredienti, sound editing: ecco alcuni consigli di Fornace Productions, casa di produzione integrata che nel food ha lavorato con catene della grande distribuzione e diversi tra i più noti brand italiani, per trasformare un semplice hobby sui social nel proprio lavoro.

  1. Le luci: le luci sono una componente fondamentale da considerare nel proprio setting, e su cui puntare molto del proprio budget. Le luci più economiche hanno diversi difetti che è molto difficile togliere in post produzione e che finiscono col rovinare il risultato finale. Per questo, la luce principale deve essere di buona qualità: il parametro tecnico che indica la qualità della luce è il CRI e si trova indicato su tutte le luci dedicate alle videoproduzioni (un CRI accettabile per buoni risultati è di almeno 96). Occorre infine giocare con altre fonti di luce oltre alla principale, in modo da lavorare su bounce e ombre e creare il giusto mood per ogni ricetta. Infine, un buon backlight sottolinea il profilo dei protagonisti della ripresa, donando definizione e un look emozionale a ingredienti, dettagli e all’impiattamento finale.
  1. Ogni ricetta è una storia: non sottovalutare l’importanza di annotare tutti i passaggi della ricetta che si andrà a ricreare. Questo permetterà di pensare in anticipo a quali dettagli si potranno aggiungere, al movimento che si vuole creare, alla disposizione degli elementi nella cucina, a quali attrezzi da cucina si useranno, a quali lenti ed eventuali altre attrezzature utilizzare. Se non si è sicuri di riuscire a prevedere perfettamente i materiali finali, è possibile filmare dei dettagli degli ingredienti, della cottura o della cucina come b-roll (contenuti addizionali). Questo è un trucco utilizzato da produzioni meno strutturate: oltre a rendere più variato il montaggio finale, sarà utile nel momento in cui ci si potrebbe trovare a realizzare dei taglia-cuci tra riprese alternative dello stesso passaggio.
  1. Conoscere il formato che userete: dove sarà pubblicata la video ricetta? Sarà un contenuto da pubblicare su un blog o sito, oppure verrà caricata su Youtube o su altre piattaforme social, come Instagram, Facebook o Tik Tok? Questa è una domanda chiave, perché permetterà di capire in anticipo il formato: orizzontale, quadrato o verticale. In questo senso, il set-design e la fotografia devono considerare in anticipo il formato finale che il video avrà.
  1. Gli ingredienti: una buona spesa è spesso il punto più delicato per la riuscita di un’ottima video ricetta. Non bisogna infatti risparmiare sugli ingredienti e non sottovalutare il loro aspetto estetico al momento dell’acquisto. Inoltre è importante sapere come i vari ingredienti si comporteranno una volta cotti e lavorati, per questo è consigliato fare qualche test prima della registrazione.
  1. L’impiattamento: uno degli aspetti che distingue la ricetta casereccia da quella dal look professionale è l’impiattamento finale. Un buon consiglio è quello di disegnare su carta in anticipo il piatto finale, perché spesso è complesso fare diverse prove a ricetta conclusa. Inoltre, nei video pubblicitari il cibo viene spesso alterato con vari escamotage, ad esempio aggiungendo schiuma da barba alla panna, così da rendere il risultato finale esteticamente perfetto. Il consiglio è invece quello di lavorare sempre con cibo vero. Per fare ciò, quindi, si possono utilizzare diversi trucchi, come ad esempio stuzzicadenti e carta alimentare, per dare la giusta forma e fare in modo che tutti gli ingredienti principali siano in posa per l’ultima take, quella più importante e con cui si farà anche la foto di copertina.
  1. I suoni: i suoni reali della cucina sono spesso difficili da gestire. Inoltre, non serve che ogni cosa vista in video abbia un suo suono: occorre scegliere quali aggiungere in base al mood della ricetta e ai passaggi che si vogliono sottolineare. Per ovviare a queste problematiche, oltre alle banche dati online, è possibile registrare qualche suono in anticipo sul set da poter usare successivamente. Se non è possibile avvalersi di un compositore, è importante montare la giusta musica, preferibilmente con movimenti emozionanti da posizionare nei momenti clou.
Fornace Productions
Business unit di Fornace, Fornace Productions si occupa di produzioni fotografiche e video per clienti nazionali e internazionali di varie industry. Per il mondo food, negli spazi di ripresa tra le colline della Valpolicella il team realizza video ricette professionali grazie a due set cucina completamente attrezzati e adattabili esteticamente alle esigenze dei clienti. Fornace Productions ha sviluppato un metodo di lavoro che permette di raggiungere elevata qualità visiva garantendo massima flessibilità e velocità di esecuzione.
Categorie
Dicono di noi

Food Affairs: i nostri consigli per la videoricetta perfetta

Di seguito l’articolo uscito su Food Affairs che riprende i nostri consigli per realizzare la videoricetta perfetta:

Sei consigli per creare una video ricetta perfetta: tips and tricks utili food blogger e food influencer

Dal posizionamento delle luci alla scelta degli ingredienti, Fornace Productions ha stilato un vademecum per chi vuole affacciarsi al settore food trasformandolo nel proprio lavoro

Punti chiave

  • Le luci
  • Un post, una storia
  • Dove pubblicarlo?
  • Ingredienti
  • Impiattamento
  • Suoni

La passione per la cucina, che si è fortificata negli italiani nell’ultimo anno, è sempre più social: basti pensare che sono quasi 56 miliardi le visualizzazioni su Tik Tok per l’hashtag #cooking, così come circa 51 milioni i contenuti postati con lo stesso tag su Instagram. Ma cosa differenzia uno chef di professione da una video ricetta amatoriale? Luci, qualità degli ingredienti, sound editing: ecco alcuni consigli di Fornace Productions (https://fornacestudio.com/), casa di produzione integrata che nel food ha lavorato con catene della grande distribuzione e diversi tra i più noti brand italiani, per trasformare un semplice hobby sui social nel proprio lavoro.

1. Le luci: le luci sono una componente fondamentale da considerare nel proprio setting, e su cui puntare molto del proprio budget. Le luci più economiche hanno diversi difetti che è molto difficile togliere in post produzione e che finiscono col rovinare il risultato finale. Per questo, la luce principale deve essere di buona qualità: il parametro tecnico che indica la qualità della luce è il CRI e si trova indicato su tutte le luci dedicate alle videoproduzioni (un CRI accettabile per buoni risultati è di almeno 96). Occorre infine giocare con altre fonti di luce oltre alla principale, in modo da lavorare su bounce e ombre e creare il giusto mood per ogni ricetta. Infine, un buon backlight sottolinea il profilo dei protagonisti della ripresa, donando definizione e un look emozionale a ingredienti, dettagli e all’impiattamento finale.

2. Ogni ricetta è una storia: non sottovalutare l’importanza di annotare tutti i passaggi della ricetta che si andrà a ricreare. Questo permetterà di pensare in anticipo a quali dettagli si potranno aggiungere, al movimento che si vuole creare, alla disposizione degli elementi nella cucina, a quali attrezzi da cucina si useranno, a quali lenti ed eventuali altre attrezzature utilizzare. Se non si è sicuri di riuscire a prevedere perfettamente i materiali finali, è possibile filmare dei dettagli degli ingredienti, della cottura o della cucina come b-roll (contenuti addizionali). Questo è un trucco utilizzato da produzioni meno strutturate: oltre a rendere più variato il montaggio finale, sarà utile nel momento in cui ci si potrebbe trovare a realizzare dei taglia-cuci tra riprese alternative dello stesso passaggio.

3. Conoscere il formato che userete: dove sarà pubblicata la video ricetta? Sarà un contenuto da pubblicare su un blog o sito, oppure verrà caricata su Youtube o su altre piattaforme social, come Instagram, Facebook o Tik Tok? Questa è una domanda chiave, perché permetterà di capire in anticipo il formato: orizzontale, quadrato o verticale. In questo senso, il set-design e la fotografia devono considerare in anticipo il formato finale che il video avrà.

4. Gli ingredienti: una buona spesa è spesso il punto più delicato per la riuscita di un’ottima video ricetta. Non bisogna infatti risparmiare sugli ingredienti e non sottovalutare il loro aspetto estetico al momento dell’acquisto. Inoltre è importante sapere come i vari ingredienti si comporteranno una volta cotti e lavorati, per questo è consigliato fare qualche test prima della registrazione.

5. L’impiattamento: uno degli aspetti che distingue la ricetta casereccia da quella dal look professionale è l’impiattamento finale. Un buon consiglio è quello di disegnare su carta in anticipo il piatto finale, perché spesso è complesso fare diverse prove a ricetta conclusa. Inoltre, nei video pubblicitari il cibo viene spesso alterato con vari escamotage, ad esempio aggiungendo schiuma da barba alla panna, così da rendere il risultato finale esteticamente perfetto. Il consiglio è invece quello di lavorare sempre con cibo vero. Per fare ciò, quindi, si possono utilizzare diversi trucchi, come ad esempio stuzzicadenti e carta alimentare, per dare la giusta forma e fare in modo che tutti gli ingredienti principali siano in posa per l’ultima take, quella più importante e con cui si farà anche la foto di copertina.

6. I suoni: i suoni reali della cucina sono spesso difficili da gestire. Inoltre, non serve che ogni cosa vista in video abbia un suo suono: occorre scegliere quali aggiungere in base al mood della ricetta e ai passaggi che si vogliono sottolineare. Per ovviare a queste problematiche, oltre alle banche dati online, è possibile registrare qualche suono in anticipo sul set da poter usare successivamente. Se non è possibile avvalersi di un compositore, è importante montare la giusta musica, preferibilmente con movimenti emozionanti da posizionare nei momenti clou.

Categorie
Dicono di noi

Tom’s Hardware parla della nascita di Fool’s Tools

Di seguito l’articolo uscito su Tom’s Hardware sul nostro strumento digitale.

Fool’s Tools è il tool per la gestione del proprio portafoglio cripto, creato da Fornace, digital agency della Valpolicella (Veneto), per permettere a tutti, esperti e non, di avvicinarsi al mondo delle criptovalute.

La piattaforma offre diverse funzionalità che permettono a chi investe in cripto, e in particolare nelle cosiddette “altcoin”, di avere sotto controllo il proprio portafoglio anche su chain differenti (ad oggi Binance Smart Chain e KCC): ad esempio mostra il miglior valore di vendita tra i diversi exchange presenti sulla blockchain di residenza del token e permette lo swap in automatico su quello dove è più conveniente. In più, oltre a mostrare il grafico con l’andamento del prezzo di un token (posseduto o meno), consente di impostare degli alert via mail per segnalare una variazione in valore assoluto o percentuale. Infine, la funzione tradealizer mostra lo storico di tutte le transazioni chiuse da un utente – funzione molto richiesta dalle legislazioni fiscali di vari paesi del mondo – rendendo visibile l’attività anche sui portafogli di terzi di cui si conosca l’indirizzo. Il tutto tramite un’interfaccia intuitiva e mobile friendly.

“Abbiamo costruito Fool’s Tools per avere un MVP (minimum viable product) che dimostrasse a tutti – pubblico e potenziali investitori – che siamo in grado di mettere a terra quello che vogliamo realizzare nei prossimi 12 mesi: uno strumento davvero “dalla parte di chi investe”.

Dai controlli incrociati sui diversi exchange per trovare le migliori tariffe di scambio, alla possibilità di monitorare acquisti e vendite di qualsiasi portafoglio, alla partecipazione diretta della community Telegram nel segnalare i token fraudolenti: tutte funzionalità che mettiamo a disposizione degli investitori per aiutarli a incrementare il proprio portafoglio, cercando di tutelarli dai rischi che si corrono in questo mondo. Tutto questo l’abbiamo già realizzato. Ora comincia la parte davvero ambiziosa del piano.”, racconta Francesco Frapporti, CEO di Fornace, che aggiunge: “Entro 12 mesi quello che avremo sarà un prodotto world-class”.

L’agenzia considera l’esperienza della prima versione di Fool’s Tools un grande successo. Lo strumento è già oggi innovativo e il supporto appassionato della community ne dimostra il potenziale.

Il progetto per la versione completa, che ha una roadmap di 12 mesi, include un completo redesign con un processo che coinvolge la community, la possibilità di acquistare direttamente con carta di credito, strumenti di automazione per l’acquisto e la vendita tra cui la possibilità di seguire gli investimenti di altri wallet, l’integrazione con app native iOS e Android, l’indipendenza dai wallet di terze parti (Metamask, TrustWallet) per chi la desidera, la possibilità di spostare con agilità i propri asset tra le diverse blockchain, e molto altro.

L’insieme delle feature proposte da Fool’s Tools rende accessibile e comprensibile a tutti un mondo così in rapida evoluzione come quello della DeFi, la finanza decentralizzata, anche perché integra una sorta di “termometro social” dei token più chiacchierati, mettendo al riparo i meno esperti da molti dei rischi che si corrono nell’investire senza aver fatto un’adeguata ricerca. Permettendo di votare e commentare i token, è facile capire su cosa si stia orientando il mercato e da quali investimenti stare alla larga. Il passaparola della community aiuta i piccoli investitori a non farsi persuadere da proposte di investimento che, per la stessa natura della DeFi, non sono normate né controllate da alcuna autorità garante.

L’obiettivo dell’agenzia, che da tempo sviluppa prodotti tecnologici nel mondo della blockchain e delle criptovalute, è quello di espandere la propria offerta attualmente incentrata su sviluppo e digital marketing con uno spin-off dedicato proprio al mondo della finanza decentralizzata, in cui Fool’s Tools è una vetrina iniziale e un mezzo per costruire una community fidelizzata.

Crediamo di aver intercettato un’esigenza a cui il mercato DeFi non aveva ancora dato risposta: uno strumento che accompagna l’investitore inesperto ma che offre funzionalità evolute anche a chi investe regolarmente. Per questo il progetto Fool’s Tools è destinato a crescere: siamo in contatto con alcuni potenziali partner finanziari di cui stiamo valutando le proposte, e nel frattempo continuiamo con una campagna di visibilità tutta made in Fornace di cui siamo particolarmente orgogliosi.”, conclude Luca Cisorio, Managing Partner di Fornace.

L’idea di Fool’s Tools è nata dopo che, nell’ambito di un progetto di ricerca sugli smart contract, l’agenzia ha rilasciato in sordina una propria criptovaluta chiamata TEST, attorno alla quale si è sviluppata spontaneamente una community di investitori che ha deciso di comprarla e contribuire al progetto, nonostante il team di Fornace si sforzasse ironicamente di convincere tutti a non farlo. Questo meccanismo di psicologia inversa ha conquistato migliaia di persone. Il valore di TEST è schizzato da un investimento iniziale di 300$ fino a un ATH (all-time high) di 16 milioni di $ di market cap in circa tre settimane, per poi riassestarsi nel periodo di bear delle crypto ad un valore di circa 1 milione di euro, che l’agenzia considera comunque straordinario dal momento che quanto fatto finora non è che una prova tecnica del progetto finale.

Una prima beta di Fool’s Tools è stata offerta quindi alla community dei possessori di TEST token, parallelamente all’inizio di una campagna promozionale basata su una webseries su Youtube, prodotta interamente dal team Production di Fornace, che racconta l’evoluzione del progetto coinvolgendo i membri dell’agenzia in un format ironico e surreale. I video, rilasciati settimanalmente, hanno già raggiunto un totale di oltre 55.000 visualizzazioni.

Categorie
Dicono di noi

Crowdfunding Buzz: con Fool’s Tools si gestiscono crypto su blockchain differenti

Di seguito l’articolo su Crowdfunding Buzz sul nostro strumento digitale:

Il servizio Fool’s Tools aiuta a gestire le criptovalute tenendo sotto controllo il proprio portafoglio anche su chain differenti. E’ stato lanciato da Fornace digital agency di Verona

La digital agency veneta Fornace ha lanciato Fool’s Tools: uno strumento online per gestire le criptovalute “a prova di stupido”. L’idea di Fool’s Tools è nata dopo che, nell’ambito di un progetto di ricerca sugli smart contract, l’agenzia Fornace ha rilasciato in sordina una propria criptovaluta chiamata TEST, attorno alla quale si è sviluppata spontaneamente una community di investitori che ha deciso di comprarla e contribuire al progetto, nonostante il team di Fornace si sforzasse ironicamente di convincere tutti a non farlo. Il valore di TEST è schizzato da un investimento iniziale di 300 dollari fino a un record storico di 16 milioni di dollari di market cap in circa tre settimane, per poi riassestarsi nel periodo di bear delle crypto ad un valore di circa 1 milione di euro, che l’agenzia considera comunque straordinario dal momento che quanto fatto finora non è che una prova tecnica del progetto finale.

Una prima versione beta di Fool’s Tools è stata offerta quindi alla community dei possessori di TEST token, parallelamente all’inizio di una campagna promozionale basata su una webseries su Youtube, prodotta interamente dal team Production di Fornace, che racconta l’evoluzione del progetto coinvolgendo i membri dell’agenzia in un format ironico e surreale. I video, rilasciati settimanalmente, hanno già raggiunto un totale di oltre 55 mila visualizzazioni.

L’obiettivo dell’agenzia Fornace, che da tempo sviluppa prodotti tecnologici nel mondo della blockchain e delle criptovalute, è espandere la propria offerta attualmente incentrata su sviluppo e digital marketing con uno spin-off dedicato proprio al mondo della finanza decentralizzata, in cui Fool’s Tools è una vetrina iniziale e un mezzo per costruire una community fidelizzata.

La piattaforma offre diverse funzionalità che permettono a chi investe in cripto, e in particolare nelle cosiddette altcoin, di avere sotto controllo il proprio portafoglio anche su chain differenti (ad oggi Binance Smart Chain e KCC). Ad esempio, Fool’s Tools mostra il miglior valore di vendita tra i diversi exchange presenti sulla blockchain di residenza del token e permette lo swap in automatico su quello dove è più conveniente; in più, oltre a mostrare il grafico con l’andamento del prezzo di un token (posseduto o meno), consente di impostare degli alert via mail per segnalare una variazione in valore assoluto o percentuale. Infine, la funzione tradealizer mostra lo storico di tutte le transazioni chiuse da un utente, rendendo visibile l’attività anche sui portafogli di terzi di cui si conosca l’indirizzo. Il tutto tramite un’interfaccia intuitiva e mobile friendly.

La versione completa di Fool’s Tools, che ha una roadmap di 12 mesi, include un completo redesign con un processo che coinvolge la community, la possibilità di acquistare direttamente con carta di credito, strumenti di automazione per l’acquisto e la vendita tra cui la possibilità di seguire gli investimenti di altri wallet, l’integrazione con app native iOS e Android, l’indipendenza dai wallet di terze parti (Metamask, TrustWallet) per chi la desidera, la possibilità di spostare con agilità i propri asset tra le diverse blockchain, e molto altro.

Luca Cisorio, managing partner di Fornace, ha spiegato: “Crediamo di aver intercettato un’esigenza a cui il mercato DeFi non aveva ancora dato risposta: uno strumento che accompagna l’investitore inesperto ma che offre funzionalità evolute anche a chi investe regolarmente. Per questo il progetto Fool’s Tools è destinato a crescere: siamo in contatto con alcuni potenziali partner finanziari di cui stiamo valutando le proposte, e nel frattempo continuiamo con una campagna di visibilità tutta made in Fornace di cui siamo particolarmente orgogliosi.”

Fool's Tools
Fool’s Tools

Chi è Fornace

Fornace è una digital agency con sede a San Pietro in Cariano (Verona), che si propone come partner unico per la comunicazione digitale delle aziende. Fondata nel 2011 da Francesco Frapporti e Luca Cisorio, oggi l’agenzia conta 40 figure nell’organico, tra sviluppatori, creativi, videomaker, social media manager e copywriter e collabora con oltre 100 aziende italiane.

Categorie
Dicono di noi

Be Beez racconta Fool’s Tools

Di seguito l’articolo uscito su Be Beez riguardo Fool’s Tools, il nostro strumento digitale per la gestione delle criptovalute:

La digital agency veneta Fornace lancia Fool’s Tools per la gestione online delle criptovalute

La digital agency veneta Fornace ha lanciato Fool’s Tools: uno strumento online per una gestione  “a prova di stupido” delle criptovalute (si veda qui il comunicato stampa). Fornace, con sede a San Pietro in Cariano (Verona), si propone come partner unico per la comunicazione digitale delle aziende. Fondata nel 2011 da Francesco Frapporti e Luca Cisorio, oggi l’agenzia conta un organico di 40 professionisti tra sviluppatori, creativi, videomaker, social media manager e copywriter e collabora con oltre 100 aziende italiane.

L’idea di Fool’s Tools è nata dopo che, nell’ambito di un progetto di ricerca sugli smart contract, l’agenzia Fornace ha rilasciato in sordina una propria criptovaluta chiamata TEST, attorno alla quale si è sviluppata spontaneamente una community di investitori che ha deciso di comprarla e contribuire al progetto, nonostante il team di Fornace si sforzasse ironicamente di convincere tutti a non farlo. Il valore di TEST è schizzato da un investimento iniziale di 300 dollari fino al valore record di 16 milioni di dollari di capitalizzazione in circa tre settimane, per poi riassestarsi nella fase di ribasso delle cryptovalute a circa un milione di euro, che l’agenzia considera comunque straordinario dal momento che quanto fatto finora non è che una prova tecnica del progetto finale.

Una prima versione beta di Fool’s Tools è stata offerta quindi alla community dei possessori di TEST token, parallelamente all’inizio di una campagna promozionale basata su una webseries su Youtube, prodotta interamente da Fornace, che racconta l’evoluzione del progetto coinvolgendo i membri dell’agenzia in un format ironico e surreale. I video, rilasciati settimanalmente, hanno già superato le 55 mila visualizzazioni. L’obiettivo dell’agenzia Fornace, che da tempo sviluppa prodotti tecnologici nel mondo della blockchain e delle criptovalute, è espandere la propria offerta oggi focalizzata su sviluppo e digital marketing con uno spin-off dedicato proprio al mondo della finanza decentralizzata, in cui Fool’s Tools è una vetrina iniziale e un mezzo per costruire una community fidelizzata.

La piattaforma offre diverse funzionalità che permettono a chi investe in cripto, e in particolare nelle cosiddette altcoin, di avere sotto controllo il proprio portafoglio anche su chain differenti (ad oggi Binance Smart Chain e KCC). Ad esempio, Fool’s Tools mostra il miglior valore di vendita tra i diversi exchange presenti sulla blockchain di residenza del token e permette lo swap in automatico su quello dove è più conveniente; in più, oltre a mostrare il grafico con l’andamento del prezzo di un token (posseduto o meno), consente di impostare degli alert via mail per segnalare una variazione in valore assoluto o percentuale. Infine, la funzione tradealizer mostra lo storico di tutte le transazioni chiuse da un utente, rendendo visibile l’attività anche sui portafogli di terzi di cui si conosca l’indirizzo. Il tutto tramite un’interfaccia intuitiva e mobile friendly.

La versione completa di Fool’s Tools, che ha una roadmap di 12 mesi, include un completo redesign con un processo che coinvolge la community, la possibilità di acquistare direttamente con carta di credito, strumenti di automazione per l’acquisto e la vendita tra cui la possibilità di seguire gli investimenti di altri wallet, l’integrazione con app native iOS e Android, l’indipendenza dai wallet di terze parti (Metamask, TrustWallet) per chi la desidera, la possibilità di spostare con agilità i propri asset tra le diverse blockchain, e molto altro.

Cisorio, managing partner di Fornace, ha spiegato: “Crediamo di aver intercettato un’esigenza a cui il mercato della finanza decentralizzata non aveva ancora dato risposta: uno strumento che accompagna l’investitore inesperto ma che offre funzionalità evolute anche a chi investe regolarmente. Per questo il progetto Fool’s Tools è destinato a crescere: siamo in contatto con alcuni potenziali partner finanziari di cui stiamo valutando le proposte, e nel frattempo continuiamo con una campagna di visibilità tutta made in Fornace di cui siamo particolarmente orgogliosi”.