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Cultura Aziendale

I brand alla conquista del Metaverso

Si prevede che il giro d’affari intorno al Metaverso raggiungerà i 400 miliardi per il 2025. È il momento di investire?

Uno dei punti salienti della conferenza organizzata da Meta a fine anno, Connect 2021, è che il Metaverso non arriverà improvvisamente, ma gradualmente nei prossimi dieci anni.

Secondo Justin Hochberg, CEO e fondatore del Virtual Brand Group, questa dimensione arriverà a permeare ogni aspetto del business, come accade con internet oggi.

Forbes immagina questo scenario nei prossimi quattro anni: “hai un appuntamento su Planet Theta, una piattaforma di dating virtuale in fase di lancio. […] Vuoi fare colpo, quindi vesti il tuo avatar firmato Armani e indossi degli occhiali da sole Ray Ban, ovvero NFT acquistati con Ether (ETH). Dopo aver trascorso un po’ di tempo passeggiando in una foresta incantata, porti l’altra persona a guardare l’ultimo film Disney, proiettato sul muro di un castello magico.”

Tutti gli elementi perché questa storia avvenga sono già presenti: la nuova frontiera degli NFT sono gli asset immobiliari. Mentre c’è chi usa i visori per vedere come starebbero i mobili in casa, gli occhi sono attualmente puntati su Snoop Dogg, che ha acquistato una villa su Sandbox creando una bolla per gli utenti che vogliono diventare suoi “vicini di casa”. Un utente è arrivato a pagare mezzo milione di dollari.

Se gli NFT costituiscono già un giro di affari immenso e sempre più consolidato, la partecipazione agli eventi virtuali sta muovendo i suoi primi passi.

Nel 2020 Travis Scott ha attratto 12 milioni di giocatori su Fortnite, in un concerto in cui l’artista appariva grande come un grattacielo e in cui gli utenti potevano seguirlo sott’acqua e attraverso lo spazio, mentre cantava le sue più grandi hit e guadagnava circa 20 milioni di dollari.

Si tratta di esperienze che possono avere luogo soltanto in questa dimensione senza i vincoli della realtà tangibile. Come avverte Patrizio Miceli, italiano presidente dell’agenzia parigina Al Dente, è un errore per i brand riprodurre semplicemente qualcosa che esiste già fisicamente: “non voglio un centro commerciale nel Metaverso: voglio scoprire il DNA di un brand in una maniera più creativa e giocosa”.

Il Metaverso rappresenta quindi nuove opportunità di engagement e di storytelling, ma non solo: i set per immergersi in questo spazio, i visori VR, hanno la capacità di tracciare 18 tipi di movimenti a un rate di 90 volte per secondo. Di conseguenza, passare 20 minuti con il visore comporta la registrazione di 2 milioni di segnali. Secondo l’Università di Stanford, “gli psicologi non hanno mai, nei decenni di studio del comportamento non verbale, avuto a disposizione set di dati di questa magnitudine.”

Charles Hambro, CEO e co-fondatore di Geeiq, dice che il momento per entrare in questa dimensione è ora: “il gaming è ormai parte della cultura mainstream. È importante essere davvero presenti nel settore e avere dei team interni con le skill necessarie, pronti per questo spazio. Nessuno vuole arrivare e apparire come se stesse saltando sul carro all’ultimo momento.”

Quindi, come muovere i primi passi?

Secondo Meta, il ponte per il Metaverso sono le app 2D. Il consiglio dell’azienda è quello di partire dalle fondamenta, utilizzando le skill che si hanno già per implementarle in questo nuovo spazio, esplorando tutte le possibilità legate al commercio.

Di cruciale importanza è il monitoraggio del proprio target: se il tuo brand si concentra su un audience molto giovane, probabilmente non puoi concederti il lusso di restare a guardare ancora a lungo. Quanto tempo trascorrono i tuoi clienti nel Metaverso e quanto ne trascorreranno nell’immediato futuro? Questi sono indicatori chiavi per pianificare la tua entrata in questa nuova dimensione.

Valuta quali sono le tue opportunità: il Metaverso può offrire nuovi orizzonti ma anche potenziare asset attuali. Ad esempio, come suggerisce Harvard Business Review, un impegno pubblico sulla sostenibilità può diventare tacciabile attraverso la blockchain.

Preparazione: osserva attentamente i dati e i comportamenti degli utenti per pianificare l’entrata del tuo brand nel modo e nel momento giusti. Nel frattempo, puoi scatenare la creatività del tuo team per pensare a nuovi modi di creare engagement e fare storytelling.

Soprattutto, resta aperto a imparare: come dice Cathy Hackl, fondatrice del Futures Intelligence Group, “siamo tutti pionieri; non ci sono esperti, davvero. Stiamo costruendo insieme questo spazio e io imparo qualcosa ogni giorno.”