Investimenti statali e iniziative private per restare al passo con l’innovazione
Nel 2021 a livello mondiale le iniziative sulla blockchain sono aumentate del 39% rispetto al 2020, mentre in Italia gli investimenti nel settore restano costanti: complessivamente hanno avuto un giro di affari di 28 milioni di euro, a fronte dei 23 milioni del 2020 e dei 30 milioni del 2019.
Per dare una spinta ora il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ha firmato a inizio dicembre il decreto attuativo del Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things, istituito presso il Mise con una dotazione iniziale di 45 milioni di euro.
“La capacità d’innovazione è la premessa per rafforzare e far diventare competitivo il sistema produttivo del nostro Paese di fronte alle sfide della transizione digitale. Il Mise sostiene la nascita e la crescita di imprese innovative favorendo lo sviluppo e il trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca alle imprese, anche attraverso la sperimentazione, l’utilizzo e la diffusione di soluzione innovative come l’intelligenza artificiale e la blockchain” ha dichiarato Giorgetti.
I 45 milioni di euro del Fondo, messi a disposizione dal Mise per sostenere con finanziamenti agevolati la realizzazione dei progetti innovativi, potranno essere ulteriormente incrementati attraverso contributi volontari di enti, associazioni, imprese e singoli cittadini. Inoltre potranno essere combinati con fondi e risorse nazionali o comunitarie in modo da favorire l’integrazione con i finanziamenti di ricerca europei e nazionali.
In particolare, è previsto che una quota di finanziamenti sia riservata alle attività situate in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna, ma se entro sei mesi dall’apertura dei termini per la presentazione delle domande i progetti legati a queste regioni non saranno stati avviati anche queste risorse potranno essere utilizzate per le richieste arrivate da tutto il territorio nazionale.
Si attende quindi il successivo provvedimento ministeriale che renderà note le modalità e i termini di presentazione delle domande per richiedere i finanziamenti agevolati, che potranno essere presentate da soggetti pubblici o privati, anche in forma congiunta tra loro.
La blockchain ha la capacità di creare l’infrastruttura che abilita nuove soluzioni di business indipendenti, e se “a livello internazionale i progetti sviluppati in questo ambito sono ancora pochi (solo 71, il 10% del totale), la crescita del 382% in un anno lascia intuire grandi prospettive”, come scrive l’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano.
La versatilità che la costituisce permette ormai da diversi anni alla tecnologia blockchain di essere uno strumento a supporto delle aziende di una vastissima gamma di settori, dal noleggio delle automobili al settore immobiliare.
La trasparenza degli smart contract e della decentralizzazione si presta particolarmente per i protocolli di crowdfunding di Kickstarter, che ha deciso di affidarsi a Celo, una piattaforma open-source e carbon-negative. Secondo Kickstarter, la tecnologia blockchain “è un mezzo potente per creare e allineare reti decentralizzate di persone su una scala immaginabile solo per i governi e le mega-corporazioni. Questo è possibile perché è facile premiare la partecipazione, è componibile, è questo permette di sbloccare nuove idee e strumenti, e garantisce una partecipazione efficiente nella governance”.
L’ultimo gigante ad affacciarsi è Google Cloud, che sta reclutando legioni di esperti di blockchain per espandere la propria offerta. Siamo agli inizi del Web 3, incentrato (pun intended) sulla decentralizzazione. E nessuno vuole buttare via l’occasione di essere pioniere di nuove terre fertili, come quel James Howells, che buttò un hard disk con la chiave di accesso al suo wallet, contenente l’equivalente in bitcoin di 350 milioni di dollari.